Nuovo meccanismo di persistenza ed epilettogenesi

 

 

GIOVANNI ROSSI

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 24 febbraio 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Uno dei caratteri distintivi della fisiologia del telencefalo dei mammiferi è rappresentato dallo sviluppo di un’attività elettrica di rete persistente, dopo un innesco iniziale: le oscillazioni rilevate a lungo dopo l’avvio sono interpretate come l’elaborazione o computazione attiva della realtà interna ed esterna. Tale esteso processing continuo ed automatico di stimoli temporanei si ritiene che costituisca la base funzionale diretta della cognizione e dell’intelligenza, ma è anche dimostrato che una tale attività automatica, che ecceda assorbendo in parte o completamente il flusso di segnalazione fisiologica del complesso dei sistemi neuronici telencefalici, può essere all’origine di disturbi psichiatrici e neurologici, e in particolare si ritiene possa essere causa di crisi epilettiche.

Gli interneuroni inibitori telencefalici segnalanti mediante GABA e i neuroni piramidali eccitatori glutammatergici costituiscono dei cicli di feedback negativo che, in base ad evidenze sperimentali, si ritiene possano attenuare piuttosto che accrescere l’elaborazione automatica prolungata, inducendo la maggior parte dei ricercatori ad escluderli quali elementi funzionali alla base dello sviluppo della persistenza.

In realtà, questi processi non sono stati indagati in dettaglio e, dunque, Ya-Chin Yang e colleghi vi hanno provveduto, principalmente allo scopo di individuare il modo in cui avviene questa amplificazione temporale, così affascinante perché ancora tanto indefinita. I ricercatori sono riusciti a delineare un quadro dei processi legati alla regolazione dell’attività telencefalica e, soprattutto, a scoprire il meccanismo responsabile della persistenza in condizioni ordinarie e dell’epilettogenesi in condizioni particolari.

(Yang Ya-Chin et al., Dynamic electrical synapses rewire brain networks for persistent oscillations and epileptogenesis. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2313042121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Biomedical Sciences, College of Medicine, Chang Gung University, Taiwan (Repubblica di Cina); Graduate Institute of Biomedical Sciences, College of Medicine, Chang Gung University, Taiwan (Repubblica di Cina); Neuroscience Research Center, Chang Gung Memorial Hospital, Linkou Medical Center, Taiwan (Repubblica di Cina); Department of Psychiatry, Chang Gung Memorial Hospital, Linkou Medical Center, Taiwan (Repubblica di Cina); Department of Neurology, Chang Gung Memorial Hospital, Linkou Medical Center, Taiwan (Repubblica di Cina); Department of  Physiology, National Taiwan University college of Medicine, Taipei, Taiwan (Repubblica di Cina).

[Edited by Bruce Bean, Harvard Medical School, Boston, MA (USA)].

Secondo la visione neurofisiologica classica del ruolo dei circuiti telencefalici locali, gli interneuroni GABAergici realizzano con i neuroni piramidali glutammatergici dei cicli di feedback negativo che si ritiene regolino le attività neurali, riportandole allo stato funzionale originario dopo eventi di attivazione. Tale regolazione inibitoria è stata esclusa, dunque, nella ricerca del processo motore della persistenza, che protrae nel tempo un’attività innescata da un evento temporaneo, destinato ad esaurirsi in breve. Questo prolungamento di attività che, come si è già ricordato sembra essere alla base dei processi cognitivi superiori e della stessa intelligenza, consiste in un fenomeno di auto-perpetuazione comune alla dinamica delle strutture del telencefalo. Ya-Chin Yang e colleghi hanno focalizzato la loro attenzione sulle sinapsi elettriche, indagando in particolare, in qualità di sistema neuronico-prototipo del telencefalo, un circuito dell’amigdala.

I ricercatori hanno analizzato le sinapsi elettriche che, attraverso GJ (gap junctions), direttamente collegano gli interneuroni inibitori gabaergici dell’amigdala con i neuroni eccitatori glutammatergici piramidali dello stesso complesso nucleare, rilevando una distribuzione attività-dipendente e delineando le conseguenze funzionali del collegamento diretto mediante GJ delle cellule inibitorie con le eccitatorie, di un sistema paradigmatico della fisiologia dei circuiti del telencefalo. L’analisi funzionale chiarisce che queste particolari sinapsi dotano gli interneuroni di una doppia azione sui neuroni piramidali: 1) un’azione più rapida di tipo eccitatorio e 2) un’azione più lenta di tipo inibitorio. Mediante questa risorsa, le GJ forniscono una sorta di drive eccitatorio intrinseco alla rete, che alimenta i circuiti interconnessi tra cellule inibitorie e cellule eccitatorie e consente oscillazioni persistenti pur preservando il noto feedback negativo GABAergico.

La sperimentazione ha evidenziato che l’entità funzionale delle sinapsi elettriche tra interneuroni e neuroni piramidali costituisce una realtà che viene ingaggiata o esclusa dal funzionamento in un modo altamente dinamico, secondo le esigenze delle attività neurali che determinano la scala spaziotemporale delle reti oscillanti reclutate.

Questo studio ha scoperto una plasticità di connessione/disconnessione di ampio raggio e dipendente dal contesto delle reti neuroniche cerebrali. Questa speciale plasticità si addice alle necessità della computazione centrale, in costante e dinamica evoluzione per effetto delle nuove percezioni e della necessità di armonizzare le nuove tracce di esperienza con le memorie di funzionamento e i loro vincoli. Questa nuova proprietà delle reti sembra contribuire in modo significativo all’agile, automatica ed efficiente “elaborazione del mondo” (as a “world processing system”) costantemente operata dal telencefalo.

 Ya-Chin Yang e colleghi ipotizzano che l’epilettogenesi e un ampio spettro di disturbi clinici possano spiegarsi con anomalie di questa speciale forma di plasticità delle reti neuroniche telencefaliche. Una possibilità molto stimolante, in attesa di verifiche e ulteriori approfondimenti.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Giovanni Rossi

BM&L-24 febbraio 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.